venerdì 24 aprile 2015

De' matematici italiani anteriori all'invenzione della stampa

Il "De' matematici italiani anteriori all'invenzione della stampa" è un agile libretto, di facile lettura e di carattere quasi divulgativo pubblicato nel 1860 da Bartolomeo Veratti. Fra i cultori di scienza, Veratti annota anche Dante, Petrarca e Boccaccio. Del primo ricorda citazioni ormai famose della Divina Commedia, mentre Petrarca fu appassionato di geografia e Boccaccio disponeva bene dell'aritmetica utile al commercio, avendo studiato da mercante. L'autore passa poi ad analizzare la situazione in varie città italiane (Parma, Bologna, Ferrara, Padova), soffermandosi sulla differenza di Genova e Venezia: infatti in queste città si coltivò moltissimo l'aritmetica di Fibonacci (detta dunque aritmetica mercantile) e la trigonometria, utile alla navigazione.






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